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venerdì 28 settembre 2012

Il senso di colpa come eliminarlo

I sensi di colpa ci rendono la vita difficile... parliamone! 

 "Il senso di colpa é un fenomeno assurdo: non sono mai i colpevoli a soffrirne. Spesso sono le vittime a farsene carico, solo perchè occorre che qualcuno se ne faccia carico".
                                                                                                                                     (Amelie Nithomb)

"Mi sento in colpa... " non è solo un modo di dire piuttosto ricorrente e che ci appartiene, ma è qualcosa di più profondo che spesso mina le nostre azioni, le nostre scelte... la nostra vita.
Le catene dei tuoi sensi di colpa
Ed è su questo argomento che mi piace fare qualche riflessione per capire quali ingranaggi "misteriosi" ci siano dietro il senso di colpa, e per farlo è necessario partire dalle origini di ciascuno di noi... insomma dall'infanzia!. Infatti le radici della colpa sono da ricercare proprio in quel periodo della nostra vita, soprattutto se abbiamo avuto a che fare con genitori o insegnanti che ci facevano sentire in colpa per qualunque cosa di sbagliato.
La frase "dovresti vergognarti per ciò che hai fatto" probabilmente suona familiare a molti di noi e non ditemi che non è così!
Certamente tutti commettiamo errori dei quali non siamo particolarmente orgogliosi, ma pensare intensamente al passato per continuare a recriminarsi gli stessi errori mi sembra uno spreco di energia che non regala nulla di positivo... il senso di colpa ci rinchiude semplicemente in un circuito masochista che diviene sempre più stretto.
Alla base del senso di colpa si intrecciano diverse forme di relazionarsi con se stessi... per esempio la maggioranza delle persone che provano costantemente il senso di colpa soffrono di una bassa autostima e non credono di meritarsi l'amore e le soddisfazioni che la vita offre loro, e per questo motivo si autopuniscono per ogni minimo errore. Dall'altro lato si trovano, invece,

 
persone che sono estremamente perfezioniste per le quali ogni errore é una buona scusa per autorimproverarsi e criticarsi di continuo.
Ma cosa hanno in comune queste persone? Senz'altro un modo di pensare rigido e polarizzato, cioè osservano il mondo in bianco e nero, le cose in brutte o cattive... in breve non riescono ad apprezzare le infinite tonalità che esistono tra questi due colori e il loro modo di pensare è rivolto ad una forma rigida o stereotipata. Sono praticamente incapaci di analizzare gli aspetti positivi e negativi di una situazione perchè protesi a spostare l'ago della bilancia solo in una direzione.
Rinchiudersi in se stessi/e
Ma andiamo avanti per capire meglio il senso di colpa... Ad esempio un altro aspetto essenziale è la
rottura che questo sentimento rappresenta nel nostro sistema di valori. In altre parole proviamo sentimenti di colpa quando facciamo qualcosa che si allontana dai valori che sentiamo come giusti e positivi, insomma, quando il nostro comportamento non rientra nei nostri canoni e finiamo col rimproverarci.

Tuttavia va precisato che la colpa si manifesta in ognuno di noi in diversi modi... c'è chi si sente colpevole di tutto ciò che é accaduto anche quando non é sua la responsabilità, oppure chi colpevolizza gli altri di ciò che é accaduto per liberarsi dal peso di responsabilità individuale e chi, invece, attribuisce la colpa alle circostanze pensando che nessuno abbia la responsabilità  di ciò che accade, ma piuttosto sarebbe l'ambiente circostante il responsabile di certi comportamenti.
Ovviamente ognuno di questi atteggiamenti di colpa é negativo e dannoso per la persona, poiché le responsabilità svaniscono e finiremo con l'essere incapaci di prendere le redini della nostra vita.

Ma come possiamo gestire questo sentimento e affrontarlo in una prospettiva positiva? Secondo me bisogna innanzitutto abbandonare il pensiero polarizzato e assumere un atteggiamento più flessibile.
Liberarsi fisicamente e mentalmente
 Il migliore esercizio é quello di pensare agli aspetti positivi e negativi di ogni situazione che dobbiamo affrontare nel quotidiano apprezzandone le diverse sfaccettature, solo così ci renderemo conto che la vita non é solo in bianco e nero... ma è ricca di sfumature.

E poi é necessario pianificare il futuro, vale a dire che, se ci assumiamo le nostre responsabilità in alcune situazioni e commettiamo un errore, é più produttivo guardare al futuro e pensare come riparare il danno... la colpa non é mai la soluzione perchè ci rinchiude nella gabbia dell'immobilità e del dolore!

Mi piace concludere questa lunga riflessione con una frase di Aristotele che fa diretto riferimento alla preoccupazione e che potrebbe essere applicata ai sensi di colpa... aiuta a semplificare il sentimento con il quale dobbiamo combattere in alcune occasioni:

Se c'é una soluzione perché ti preoccupi? Se non c'é una soluzione perché ti preoccupi?

Paola Chirico
Trainer Formazione HR


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