Cultura a portata di click

sabato 22 giugno 2013

Di questi tempi è necessario...

                                         Il pensiero positivo


Ci è stato insegnato a considerare noi stessi come dei contenitori vuoti, che hanno bisogno di essere gradatamente riempiti. A questo pensano la religione, l'educazione e i tanti condizionamenti che riceviamo in continuazione dalla società e, in generale, dall'ambiente che ci circonda. "Non far questo perché è peccato". "Non dire quello perché non sta bene". "Non fare quell'altro perché è sconveniente".

Quante proibizioni riceviamo fin dall'infanzia! E quante ingiunzioni a fare invece tante altre cose, soltanto perché la morale comune, la moda, l'etichetta, gli usi e costumi richiedono quel determinato comportamento. Siamo come ingabbiati, imprigionati in una rete di "fare" e "non fare", "dire" e "non dire", perfino "pensare" e "non pensare".

Questa rete è stata costruita da altri esseri umani che si sono arrogati il diritto di decidere, stabilire certe norme e sono stati poi così in gamba da farsi ubbidire un po' da tutti. Così sono nate le consuetudini di vita comune, sia a livello fisico che psicologico e perfino spirituale. Siamo in prigione e ci siamo ormai abituati così bene al nostro stato di prigionieri che non pensiamo neppure alla possibilità di essere liberi padroni di noi stessi e delle nostre scelte.

(Tratto da "Il Pensiero Positivo" -- di Anthony De Mello)

***
Proviamo, allora, a liberarci da queste imposizioni che gli altri ci regalano e ricominciamo tutto daccapo ... basta volerlo!

Paola Chirico
Trainer Formazione HR

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