Chi di noi non si è trovato in tempi difficili a cercare una risposta a queste domande?
Ci interroghiamo. Interroghiamo la vita. Ci scagliamo contro Dio. Assaliamo qualunque persona mostri di ascoltarci con comprensione... perché?.
E le risposte che riceviamo, dei vaghi, generici palliativi, che non riescono a lenire la nostra frustrazione e il nostro dolore, suonano vuote, impersonali, se non addirittura assurde.
Risposte come:
" Il tempo guarisce ogni cosa"; " Adesso sei disperato/a, ma poi ti sentirai meglio"; "E' il volere di Dio e non sta a noi metterlo in discussione"; "E' il destino ( ma chissà quale maledetto destino?!); " Sono cose che accadono..." e se ne potrebbero elencare tante altre, ma non servirebbero.
Il peggiore consiglio, poi, che ci potrebbero dare quando siamo sopraffatti/e dalle difficoltà e che suona veramente stonato e fuori luogo è ... "Cerca di non pensarci troppo... continuare a pensare logora la vita".
Parole offerteci da amici benefattori, benintenzionati dinanzi alla nostra sofferenza, che non placano, però, il senso di naufragio che proviamo a causa di qualcosa che è andato veramente storto.
Rimuginiamo sui dettagli dolorosi della nostra vita sino a quando non scopriamo (ma da soli!) che tutto sommato il tempo guarisce davvero molte ferite, anche se la sofferenza e la pena hanno lasciato una traccia indelebile nei nostri cuori.
Paola Chirico
Trainer Formazione HR