Le donne, invece, continuano a rientrare in quella dimensione
discriminante attraverso la quale vengono ignorate le pari opportunità.
E’
impossibile stabilire chi fu la prima donna ad assumere responsabilità di comando,
ma le testimonianze storiche di epoche anche molto lontane tra loro conducono a
varie figure femminili di grande spicco.
Intorno al 69 a.C., ad esempio,
nasceva ad Alessandria d’Egitto una delle donne più affascinanti della Storia,
Cleopatra, regina dell’ antico Egitto; la più grande ammaliatrice di tutti i
tempi, che con la fine arma della seduzione conquistò due dei più potenti
uomini del suo tempo: Cesare e Antonio, che amò intensamente. Cleopatra,
ricordata per la sua bellezza e la sua cultura, ma anche per la sua
immoralità e la sua perfidia, fu sicuramente una delle più celebri donne del
suo tempo.
Figura eccezionale fu anche Elisabetta I
Tudor che, con la sua ascesa e le sue capacità, diede inizio ad un periodo
talmente florido per il suo Paese, da essere indicato e ricordato quale “età
Elisabettiana”. Fu soprannominata “sovrana vergine”, per aver governato senza
un consorte. Sostenne la diffusione della cultura e della religione anglicana e non si sottrasse a scontri militari e politici
con Francia e Spagna per gettare le basi
di una nuova potenza conquistando definitivamente l’Irlanda. Ancor oggi la
corona inglese è detenuta da una donna, Elisabetta II, che gode di grande
ammirazione da parte dei suoi sudditi.
Altra grande figura femminile ad apparire, alla fine del ’400, sullo scenario politico europeo, fu la regina
Isabella di Castiglia, che, con il sostegno
del marito Ferdinando II d’Aragona, fece della religione cattolica il pilastro
del potere monarchico di Spagna. Donna coraggiosa, combattiva e rispettosa dei
suoi doveri, approvò e sostenne la spedizione di Cristoforo Colombo, s’impegnò
nella creazione di accademie e università e, allo scopo di creare “civiltà
pacifiche”, abolì la schiavitù degli
indigeni nel Nuovo Mondo.
Ma veniamo alle figure femminili di
spicco di oggi! Il titolo di merito
spetta senz’altro ad Angela Merkel, alla guida della Germania dal 2005 nelle
vesti di Cancelliera. Donna caparbia e ostinata nei suoi progetti, impassibile alle
difficoltà, battagliera e dotata di indubbio carisma, ha portato il suo partito
(il CDU) a risultati storici.
Una figura da
poter paragonare alla Merkel, possedendone le medesime peculiarità, è Hilary
Clinton, prima first lady e poi Segretaria del Senato degli Stati Uniti
d’America nel governo Obama. Svanito il sogno di poter diventare la prima donna
presidente degli States, offre ora il suo impegno, la sua professionalità e le
sue capacità per la politica estera. In una delle sue innumerevoli interviste ha affermato “Siamo qui per portare avanti la causa delle donne e la causa della
democrazia e rendere assolutamente
chiaro che le due cose sono inseparabili. Non ci può essere vera democrazia,
fino a che le voci delle donne non saranno ascoltate”.
E in Italia? Quali sono le donne che oggi
occupano posti di rilievo tali da poter essere equiparate a quelle sin qui
ricordate? Purtroppo il processo in Italia sembra essere più lento e graduale. La
carica più alta, al momento, è detenuta alla Camera dei Deputati dall’On. Laura
Boldrini, la quale, quotidianamente, deve fare i conti con una realtà
maschilista che utilizza il potere per scopi assolutamente diversi da quelli
solitamente dichiarati.
Ha scritto, in proposito, Oriana Fallaci: “Il vero potere non ha bisogno di tracotanza, barba lunga, vocione che
abbaia. Il vero potere ti strozza con nastri di seta, garbo, intelligenza”.
Sembra dunque che, se il potere avesse sesso, sarebbe “femmina”... salvo le
dovute eccezioni.
Paola Chirico
Trainer Formazione HR
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